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Tematica filosofico-letteraria


                                                                                                  Trap filo-ironico



EDUCARE ALLA CREATIVITA’


Già vent' anni fa Howard Gardner in "Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell' intelligenza" avvertiva che la scuola tende a privilegiare "l'intelligenza convergente", che è quella forma di pensiero che non si lascia influenzare dagli spunti dell' immaginazione, ma tende all'univocità della risposta a cui tutte le problematiche vengono ricondotte.

Assolutamente trascurata è invece "l' intelligenza divergente" tipica dei creativi, capaci di soluzioni molteplici e originali, perché, invece di accontentarsi della soluzione dei problemi, tendono a riorganizzare gli elementi, fino a ribaltare i termini del problema per dar vita a nuove ideazioni.

Quindi, bisogna addestrare "l' intelligenza creativa" che può essere allenata non ripetendo quello che il professore ha spiegato come avviene nelle nostre interrogazioni, ma ponendo domande inusuali e non previste dal contesto culturale da cui si prendono le mosse, allo scopo di sollecitare risposte inesplorate[...]                       Galimberti La Repubblica - 5 Aprile 2007

Secondo Gardner la persona creativa è colei che: «in un [dato] campo di attività regolarmente risolve dei problemi, elabora dei prodotti o formula interrogativi nuovi […]”
Per giudicare se un individuo è creativo o no bisogna osservare che cosa fa quando emergono problemi e in che modo vengono accolte le soluzioni che escogita.
La persona creativa non è creativa una tantum. È in grado di comportarsi creativamente sempre: l’atto non è un evento isolato, ma la creatività è piuttosto di uno stile di vita.

Pertanto, la scuola, nell'assolvere ai compiti e alle funzioni definiti dall'Ordinamento dello Stato, deve promuovere lo sviluppo del pensiero creativo e del pensiero divergente, per garantire la formazione di personalità autonome, sicure, critiche, libere, che abbiano come fine ultimo non solo l'autorealizzazione, ma l’impegno a contribuire allo sviluppo della collettività.

Una pedagogia della creatività, oltre a far credito sulle iniziative dell’insegnante o della scuola, deve essere compresa e ricercata anche dall'intera società, la quale deve acquisire la convinzione che l’educazione nasce dall'azione sinergica di ogni potenza formatrice e dalle singole volontà.

Insomma, favorire lo sviluppo della creatività è il presupposto indispensabile per “fare scuola”, noi la facciamo

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